Scopri tutte le info sul Master in Mediatore penale esperto in giustizia riparativa San Raffaele: requisiti, obiettivi e destinatari
Il Master di II livello in Mediatore penale esperto in giustizia riparativa San Raffaele offre una formazione altamente specializzata per chi desidera intraprendere una carriera nell’ambito della giustizia riparativa.
Con una durata di un anno e un totale di 1500 ore, il master è strutturato per fornire un mix di teoria e pratica attraverso l’erogazione di corsi sia online che in modalità blended.
I partecipanti possono aspettarsi un percorso di studi articolato in 12 moduli, ciascuno caratterizzato da prove e attività pratiche, come un tirocinio e un project work, culminando con una prova finale.
Questo approccio consente di acquisire competenze pratiche e teoriche necessarie per operare come mediatori penali in scenari complessi.
Il programma è rivolto a laureati e neolaureati in discipline come Psicologia, Giurisprudenza, Sociologia e Scienze dell’Educazione.
L’obiettivo principale è formare professionisti in grado di gestire conflitti tra autori di reati e vittime, seguendo i principi della giustizia riparativa e in linea con le normative vigenti, come la Riforma Cartabia.
Con un focus su competenze trasversali e specifiche del settore, il master forma figure pronte a rispondere efficacemente alle necessità del sistema penale, contribuendo a un approccio più umano e riparativo alla giustizia.
Piano di studi
Il piano di studi del Master di II livello in Mediatore penale esperto in giustizia riparativa è strutturato in modo da fornire una formazione completa e multidimensionale. Composto da 12 moduli, il programma affronta diverse tematiche fondamentali per la figura del mediatore penale, con un mix di teoria e pratica.
Ogni modulo si concentra su aspetti specifici della giustizia riparativa, come la criminologia, la vittimologia e le tecniche di mediazione. Le lezioni prevedono un’alternanza di momenti teorici e pratici, garantendo che gli studenti possano applicare le conoscenze acquisite in contesti reali.
Ogni modulo include una prova scritta a risposta multipla per verificare l’apprendimento e un progetto pratico, che permette di mettere in pratica le competenze acquisite.
La formazione è completata da un tirocinio che si svolge in centri di mediazione o istituzioni legate al sistema penale, fornendo agli studenti un’opportunità unica di esperienza diretta nel campo. Inoltre, il percorso culmina con una prova finale, durante la quale gli studenti devono presentare e discutere una tesina, dimostrando la loro capacità di analisi e sintesi su temi di giustizia riparativa.
Questo approccio formativo è finalizzato a garantire che i partecipanti non solo comprendano le teorie alla base della giustizia riparativa, ma siano anche in grado di applicarle in situazioni pratiche, preparando così i futuri mediatori penali a rispondere efficacemente alle esigenze del settore.
Sbocchi lavorativi
Il Master di II livello in Mediatore penale esperto in giustizia riparativa offre ai laureati un ampio ventaglio di opportunità professionali in un settore in continua evoluzione. La figura del mediatore penale è fondamentale nell’ambito della giustizia riparativa, contribuendo a un approccio più umano e costruttivo nella risoluzione dei conflitti legati ai reati.
I laureati possono trovare impiego presso istituzioni pubbliche, come tribunali e uffici della giustizia minorile, dove possono operare come mediatori in processi di mediazione tra vittime e autori di reato.
Inoltre, possono lavorare in enti privati e associazioni no-profit che si occupano di mediazione penale e supporto alle vittime, offrendo servizi di consulenza e assistenza.
Un altro sbocco lavorativo interessante è rappresentato dai centri di mediazione penale, dove i professionisti possono gestire programmi di mediazione e facilitare dialoghi tra le parti coinvolte.
La formazione ricevuta durante il master consente di sviluppare competenze specifiche per operare in contesti complessi e delicati, come quelli delle vittime di reato e dei delinquenti.
Inoltre, il Master prepara anche per ruoli di coordinamento e gestione all’interno di organizzazioni e centri di mediazione, dove le competenze di leadership e organizzazione sono essenziali.
I laureati possono anche intraprendere carriere accademiche o di ricerca, contribuendo a sviluppare nuovi modelli di interazione tra giustizia e mediazione.
Infine, la crescente attenzione verso la giustizia riparativa da parte delle istituzioni e della società civile suggerisce che le opportunità per i mediatori penali continueranno a espandersi nel futuro.
Requisiti di ammissione
Per accedere al Master di II livello in Mediatore penale esperto in giustizia riparativa, è necessario soddisfare specifici requisiti di ammissione.
Il programma è aperto a tutti i laureati e neolaureati che desiderano intraprendere una carriera come mediatori penali, con particolare attenzione a coloro che hanno conseguito una laurea in discipline affini.
In particolare, i candidati devono possedere una Laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze della Formazione, Scienze dell’Educazione, Giurisprudenza, Medicina o Scienze sociali. Queste aree di studio forniscono una solida base teorica e pratica che è fondamentale per affrontare le complessità del lavoro di mediazione.
L’ammissione al master richiede anche un interesse genuino per le dinamiche sociali e una predisposizione a lavorare in contesti delicati, dove le competenze comunicative e relazionali sono essenziali.
La capacità di affrontare situazioni di conflitto e di interagire con diverse categorie di persone, sia vittime che autori di reato, è una qualità fondamentale per chi aspira a diventare mediatore penale.
Inoltre, è possibile che vengano richiesti colloqui di selezione per valutare l’idoneità dei candidati e la loro motivazione a intraprendere questo percorso formativo. La preparazione personale e l’atteggiamento nei confronti delle tematiche trattate nel corso saranno considerati criteri di selezione importanti.
Infine, il master è progettato per garantire che i partecipanti acquisiscano non solo competenze teoriche, ma anche pratiche, attraverso un percorso formativo rigoroso e strutturato.
