Aumentare il punteggio ATA è fondamentale per scalare le graduatorie e ottenere incarichi più stabili nel personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola. Sapere come si calcola il punteggio, quali titoli danno più valore e come acquisirli può fare la differenza.
Tra corsi riconosciuti, certificazioni informatiche e aggiornamenti formativi, le opportunità non mancano. In questo articolo vedremo passo dopo passo come calcolare il punteggio ATA in modo efficace.
Calcolo del punteggio ATA: come fare
Il calcolo del punteggio ATA rappresenta un elemento cruciale per tutti coloro che desiderano accedere alle posizioni lavorative nel settore scolastico. Comprendere i meccanismi di attribuzione dei punti è fondamentale per pianificare strategicamente il proprio percorso professionale e massimizzare le opportunità di ottenere un incarico.
Il sistema di calcolo si basa su diverse componenti che concorrono alla formazione del punteggio finale. I titoli di studio costituiscono la base principale: ogni candidato deve possedere almeno il diploma di scuola superiore, requisito minimo per l’accesso alle graduatorie ATA. Tuttavia, il possesso di qualifiche superiori come la laurea breve, la laurea magistrale o attestati professionali specifici può incrementare significativamente il punteggio.
Le qualifiche vengono valutate secondo tabelle specifiche che attribuiscono punteggi differenziati in base al profilo professionale richiesto. Ad esempio, per il ruolo di assistente amministrativo, una laurea può valere fino a 2 punti, mentre attestati di qualifica professionale contribuiscono con 1,5 punti al punteggio complessivo.
La somma di tutti questi elementi determina la posizione finale nella graduatoria, influenzando direttamente le possibilità di assunzione e la continuità lavorativa nel sistema scolastico italiano.
Graduatoria ATA 24 mesi – criteri di valutazione
La graduatoria ATA 24 mesi è riservata al personale che ha già maturato almeno ventiquattro mesi di servizio nelle istituzioni scolastiche statali. I criteri di valutazione variano significativamente in base al profilo professionale di riferimento.
Per la categoria Assistente Amministrativo, il diploma di laurea breve garantisce 1,80 punti, mentre il diploma di laurea o laurea specialistica attribuisce 2 punti. È importante sottolineare che viene valutato un solo titolo, quello più favorevole al candidato. Gli attestati di qualifica professionale secondo l’articolo 14 della legge 845 del 1978 valgono 1,5 punti, mentre l’attestato di addestramento professionale per la dattilografia e l’idoneità in concorso pubblico per esami attribuiscono ciascuno 1 punto.
Gli Addetti alle Aziende Agrarie possono ottenere 3 punti attraverso il diploma di maturità, rappresentando il titolo di accesso più valorizzato per questa categoria.
Per Assistenti tecnici, cuochi e infermieri, il sistema prevede 1,80 punti per la laurea breve e 2 punti per laurea o laurea specialistica. L’idoneità conseguita in precedenti concorsi pubblici viene riconosciuta con 2 punti aggiuntivi.
Infine, i Guardarobieri beneficiano di 3 punti per il diploma di maturità e 2 punti per l’idoneità ottenuta in concorsi precedenti, configurando un sistema di valutazione che premia sia la formazione accademica che l’esperienza concorsuale pregressa.
Graduatoria ATA III fascia – criteri di valutazione
La graduatoria ATA di terza fascia rappresenta il punto di ingresso principale per chi desidera accedere al mondo del personale scolastico senza aver ancora maturato i 24 mesi di servizio richiesti per altre graduatorie. I criteri di valutazione per questa fascia seguono parametri specifici che variano in base al profilo professionale di riferimento.
Per il ruolo di Assistente Amministrativo, il diploma di laurea viene valutato 2 punti, mentre gli attestati di qualifica professionale ricevono 1,5 punti. L’attestato di addestramento professionale per la dattilografia vale 1 punto, così come l’idoneità conseguita in concorsi pubblici per esami.
Il Collaboratore scolastico può incrementare il proprio punteggio di 1 punto attraverso qualifiche ottenute al termine di corsi socio-assistenziali, rappresentando una valorizzazione specifica delle competenze nel settore dell’assistenza.
Per le figure di Assistente tecnico, cuoco e infermiere, il diploma di laurea contribuisce con 2 punti al punteggio finale, mentre l’idoneità in precedenti concorsi pubblici aggiunge ulteriori 2 punti, riconoscendo l’esperienza concorsuale pregressa.
I profili di Guardarobiere e Addetto alle Aziende Agrarie vedono il diploma di maturità valutato 3 punti, mentre l’idoneità conseguita in precedenti concorsi pubblici vale 2 punti per entrambe le categorie, evidenziando l’importanza della formazione secondaria superiore per questi ruoli specifici.
Aumentare il punteggio ATA: come fare
Per migliorare la propria posizione nelle graduatorie ATA esistono diverse strategie concrete che i candidati possono adottare. La prima e più importante consiste nell’acquisizione di certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR, che rappresentano uno degli strumenti più accessibili per incrementare rapidamente il punteggio.
Un’altra strategia fondamentale riguarda l’accumulo di esperienza lavorativa presso istituzioni scolastiche, sia statali che private. Ogni mese di servizio contribuisce significativamente al punteggio finale, con valori differenti a seconda del profilo professionale ricoperto.
L’ottenimento di titoli di studio aggiuntivi costituisce un ulteriore percorso di valorizzazione. Chi possiede solo il diploma può considerare l’iscrizione a dei corsi per personale ATA specifici, mentre chi ha già una laurea può orientarsi verso specializzazioni o qualifiche professionali specifiche.
È importante pianificare strategicamente questi investimenti formativi, considerando sia i tempi di conseguimento che l’impatto effettivo sul punteggio. La combinazione di più elementi – certificazioni, esperienza e titoli – rappresenta l’approccio più efficace per massimizzare le proprie possibilità di successo nelle graduatorie ATA.
Punteggio ATA: certificazioni e corsi
Le certificazioni informatiche rappresentano uno strumento fondamentale per incrementare il punteggio nelle graduatorie ATA. Tra le certificazioni più rilevanti troviamo AICA – ICDL BASE e ICDL FULL STANDARD con Skills Card, che attribuiscono 0,6 punti ATA. Analogamente, Eirsaf Coding e EIPASS 7 Moduli User offrono lo stesso punteggio di 0,6 punti.
Di particolare importanza è la certificazione EIPASS Standard o Certificazione di Alfabetizzazione Digitale, che vale 0,6 punti e risulta obbligatoria per l’accesso alle graduatorie ATA.
Per il ruolo di assistente amministrativo, le certificazioni Eipass, Pekit, Eirsaf e Icdl possono valere fino a 0,60 punti complessivi. È importante notare che nelle graduatorie provinciali permanenti ATA, le certificazioni informatiche possono arrivare a valere fino a 1 punto, rappresentando un incremento significativo del punteggio totale.
Queste certificazioni non solo aumentano il punteggio ma attestano competenze digitali sempre più richieste nel mondo del lavoro scolastico moderno.
Ecco un elenco completo con le certificazioni per il punteggio ATA adatte allo scopo:
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Corsi:Ateneo:Costo:Punteggio Ata:
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AICA - ICDL BASE con Skills CardeCampus0,6 Punti ATA
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AICA - ICDL FULL STANDARD con Skills CardeCampus0,6 Punti ATA
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Eirsaf CodingeCampus0,6 Punti ATA
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Eirsaf Full 4.0eCampus0,6 Punti ATA
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PEKIT ExperteCampus0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
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Eipass0,6 Punti ATA
Valorizzare l’esperienza lavorativa
L’esperienza lavorativa rappresenta uno degli elementi più significativi per incrementare il punteggio nelle graduatorie ATA. Il servizio prestato presso le scuole statali viene riconosciuto e valorizzato attraverso un sistema di punteggi mensili che varia in base al profilo professionale ricoperto.
Per gli assistenti amministrativi, assistenti tecnici, infermieri e cuochi, ogni mese di servizio effettivo nelle scuole statali viene riconosciuto con 0,10 punti. Questo incremento, apparentemente modesto, può fare la differenza nel corso degli anni, permettendo di scalare posizioni significative nelle graduatorie.
I collaboratori scolastici beneficiano della valorizzazione più vantaggiosa, con 0,50 punti per ogni mese di servizio. Questa maggiore valorizzazione riflette l’importanza del ruolo e l’esperienza diretta acquisita nel contesto scolastico, rendendo particolarmente conveniente l’accumulo di esperienza in questa categoria.
Per guardarobieri e addetti alle aziende agrarie, il riconoscimento è di 0,15 punti per ogni mese di lavoro svolto. Anche in questo caso, la continuità lavorativa nel tempo può tradursi in un incremento sostanziale del punteggio complessivo.
L’esperienza lavorativa non solo aumenta il punteggio numerico, ma dimostra anche la capacità del candidato di operare efficacemente nell’ambiente scolastico, rappresentando un valore aggiunto che va oltre il mero calcolo matematico delle graduatorie.





